Al primo posto metterei l’invenzione della tenda igloo, cha ha sostituito del tutto la macchinosa canadese,voglio dire da quando esistono le piattaforme, aprire un blog è semplicissimo, e perciò l’ho fatto. (è evidente, qui ho copiato ... mi piaceva,va bè, non lo faccio più!).
Ricomincio. Me lo chiedo ogni tanto, il motivo, i motivi. La risposta varia da un giorno all'altro. Fu un suggerimento di un ... amministratore delegato; me lo suggerì come a dire "non ti rimane che questo!", con questo tono un po' sprezzante che a me ha fatto sorridere. Era così palese quel gusto di essere un po' , come dire, non vorrei dirlo ... insomma l'ho ascoltato.
Inizialmente questo blog è nato come blog collettivo. Ai tempi ero convinta che si era perso, generalmente, il gusto e il divertimento di "fare le cose insieme" ... che fare le cose insieme, un lavoro, un progetto, una famiglia, un figlio, un gioco, una gita, una vacanza, una qualsiasi cosa ... era diventata cosa terribilmente troppo innaturalmente e claustrofobicamente "seria". Troppo piena di contenuti impropri, posseduti in proprio come modificazione (o mortificazione) genetica. Risultando in realtà aleatoria e poco seria. E, con presunzione probabilmente, imputavo a tutto questo il mio e anche il generale "declino" che leggevo intorno. Quindi, dicevo, un blog collettivo, con persone scelte un po' a caso. Ecco perchè "i ciechi con l'elefante" ... mi sembrava un buon titolo per una cosa del genere ed era stato approvato. Ma è stata una manovra ingenua, molto. Non è così che si fa. E non si fa a caso. E forse era anche, ai tempi, una sottesa forma di protezione per le mie azioni. Poco male. Nessun dolga! Nessun dolga!
Nessun si è "doluto", anzi il confronto è rimasto con gli antichi "contributors". Con un po' più di spazio.
E' questo è il secondo punto. Lo spazio. La necessità di creare spazio tra le comunicazioni. E per comunicazione intenderei tutte le forme immaginabili. Parole, immagini, gesti, contatti, pensieri, sentimenti, sensi etc. Perchè davanti a una fitta foresta amazzonica di comunicazioni ... io non entro, mi escludo, mi autoescludo e quindi non c'è niente alla fine che mi comunichi veramente. Quello che mi arriva, quello che mi tocca è il nulla, il niente. Che sia una strategia quella che si è creata per fare in modo che gli umani tutti possano illudersi di non morire? Così da non vivere mai? Un metabolismo impazzito. Dicevo spazio nella comunicazione, ma intendo dire anche spazio nella "dipendenza" da comunicazione. Io mi trovo contraria alla demonizzazione della dipendenza. Solo che ho necessità nelle mie "dipendenze" di comunicazione anche delle naturali e opportune "distanze". Io demonizzo non la "dipendenza" quanto la mancata e persa capacità di creare "armoniche distanze"in essa. La paura della distanza mi allontana da tutto. Rende la dipendenza una malattia. Insomma, ritornare all'"interdipendenza" di tutti i fenomeni, ritornare ... a casa, nel mondo. Guarire. E vanificare anche un'idea probabilmente distorta dell'"American Dream", del "mi sono fatto tutto da solo" declamato dal nanerottolo improvvisatore di turno. Vanificarla in me, canzonarla in me questa idea che non sta in piedi, che è la più grande menzogna che si è costruita nella mia storia. Neanche la più piccola parte di un atomo vive di per sè e di sè! Interdipendenza di rapporti e di comunicazioni. Distanze interne per lo spirito critico e le capacità di valutazione. Le capacità di scegliere di volta in volta cosa nutrire e come farsi nutrire. Da quale parte, da quale cosa. C'è anche la questione di essere visti non visti. E di vedere senza essere visti che potrei demonizzare. Ma ho scoperto che anche su questo ho precostituito e precostruito in termini di giudizio le mie osservazioni. Molto spesso in realtà la nostra azione (in questo caso quello di scrivere) è molto più efficace oltre che più giocosa quando ha uno sguardo esterno che "ha cura". Ho l'immagine del bambino che succhia il latte dalla madre, e che ha bisogno sia di guardarla e sia di essere guardato per rassicurarsi e "godere". E conoscere quanto sia importante in termini vitali questo gioco è cosa da ricordare. Bene, costruire lentamente una rete di rapporti che "hanno cura" per quanto è possibile, ... non è niente male. C'è anche l'idea di essere liberi di liberarsi di sè, da sè ... ma ... mò mi so scucciàt! Ecco concludo dicendo che per i motivi suddetti, il blog è una palestra, dove mi alleno a riappropriarmi di alcune questioni. Un segno di riappropriazione.
Una volta ho confessato all'amministratore delegato che ... sentivo una pesantezza tale quel giorno da considerare il fatto che vivere non valesse molto la pena ... lui mi ha risposto "prima di morire rivelami la password per il tuo blog ... lo tengo in vita io!".
e adesso una canzone ... passando la palla a: GioGrillo, Numerabile, Darioskj, Imprecario, freesud, ovviamentissimamente liberi di non proseguire il gioco!
30 commenti:
il primo motivo si chiama lucabagatin ed ha un blog
sulla piattaforma cannocchia...
il secondo motivo è l'invenzione dell'energia elettrica e la possibilità di usugruirne pagando
un canone una bolletta.
3° la perfetta padronanza di quelle 21 lettere, cioé dell'alfabeto.
4° la voglia di cavalcare l'onda elettronica per sfuggire la morte
5° soffro di agorafobia, non solo patisco i luoghi aperti, ma odio viaggiare in auto treno aereo nave risciò tandem deltaplano bus...
5B: è il sostituto dell'accampamento intorno al fuoco di preistorica memoria.
il 5b lo copio! mi piace!
Acc..lavoro lavoro ed ora straordinari!
@davide: è così ... che si può fare!
Il mio blog, anzi, i miei blog, dato che il primo, come immaginerai, è stato abbandonato (e un po' mi dispiace, perché per certi versi era decisamente più aderente a quello che sono conoscendomi, e quello che ancora mi ferisce della triste vicenda è che il troll abbia avuto il potere di cambiarmi, almeno un po', e secondo me non in meglio...) sono "costruiti" come siti, quindi, il primo punto non vale.
In realtà, sono entrambi nati perché, dato che avevo dei gravi problemi di salute (che ho tutt'ora, anche se un po' si migliora, piano piano, ma quanta pazienza ci vuole! poi avevo perso un'amica amatissima, dopo 5 mesi di agonia durante i quali l'avevo assistita io, dato che lei non aveva nessun altro, con un conseguente lutto molto doloroso, e poi avevo avuto guai di altro genere, insomma: un vero disastro! il risultato era stato che mi ero ritrovata, fra analisi, ricoveri ospedalieri e malattia/dolore, a passare da una vita piuttosto attiva, come interessi e come impegni, a una di ...arresti domiciliari, e dato che il web è un po' casa mia da praticamente quando è nato in Italia - per dire, ho partecipato per un anno e mezzo, alla nascita e crescita del portale di Tiscali - ho pensato potesse servire, oltre che per lavorare, anche per ricucire quello strappo con il mondo esterno che la malattia aveva creato. Poi di fatto, la malattia, e la mia onestà al riguardo, sono stati proprio ciò che mi ha scatenato addosso il troll, convinto io stessi mentendo (dato che ognuno giudica gli altri sulla base di se stesso, immagino, e lui di balle ne ha raccontate una marea a tutti) per pietire compassione. Che miseria, vero?
Quindi io ho tenuto un blog per non perdere del tutto i legami con il mondo, e con la scrittura, anche se mi sono concessa il lusso di scrivere quello che piaceva e interessava solo a me, tanto per cambiare.
;-)
nel web, che è come un grande mare, si pesca un po' di tutto, e più facilmente puoi scovare affinità elettive che i comuni rapporti spesso ti negano, anche per mere ragioni logistico-geografiche. Il bello è questo. Poi, sinceramente, perché continui a tenere un blog non lo so neppure io, anche se la mia tesi più gettonata è la disperazione... La mia malattia va un po' meglio, ma non poi così tanto e non accenna a guarire e continua ad impedirmi una vita attiva come quella alla quale ero abituata: se tagliassi i rapporti, alcuni davvero belli e gratificanti, che si sono creati davanti al monitor del pc, non so cosa sarebbe delle mie giornate...però la vita reale mi manca, e non è possibile che tutto finisca qui! Eppure, così parrebbe, ed è tristissimo, almeno dal mio punto di vista.
grande Parda Flora! Sei grande!
mi sorprende sempre la vita, la sua capacità di trovare le strade per continuare, nonostante tutto quello che è costretta ad affrontare! Come se il lasciarla anche solo per un attimo fluire, porti sempre ad una risorsa, ad inesauribili risorse. Bisogna fidarsi di questa cosa qua. Bisogna ricordarselo anche quando non è automatico nè semplice. O bisogna avere buoni rapporti che ce lo ricordino. Questo è la Fortuna, significa coltivare la "buona fortuna", la vita stessa.
mi sento sinceramente molto fortunata per il tuo commento e per la tua conoscenza! Ah, decisamente io sono con te! Baci!
http://blogodot.ilcannocchiale.it/post/1596934.html
vedi un po'...
non si apre
ho visto! bellissimo! confacente, inerente etc. etc.
ciao albè, bello che tu abbia un blog, c'è altro da aggiungere?
siamo una squadra fortissimi! ... mi viene da cantare sta canzone scema scema scema
mi permetto di segnalare "Il grande gioco" che parla dello scontro tra Russia e Inghilterra, rispetto all'Asia Centrale, che pare, nella nostra toppo spesso visione euro-centrica, dimenticare altre visioni geografiche. Buona fortuna, realtà...
f.
Stiamo parlando del grande gioco di lor jim conradiano?
p.s. a proprosito di piccolo grande gioco... iersera vidi Sabina e Placido e vanzina sempre più grosso grasso e greco pontificare sulla crisi del cinema italiano, meno male c'era sabina... fuori dal gioco dei 100 registi riuniti in assemblea, meno male c'era mario monicelli... di un'altra dimensione!! maaaaaaario!
io no ... non li ho visti ... credo che stamattina sarà tutto un gran parlare e uno scartocciare giornali ...
Caso mai, il Grande Gioco di Kim di Kipling, ovvero l'attività spionistica (e di esplorazione, spesso riconosciuta anche dalla reale accademia geografica di Londra) dell'Asia centrale, mai prima mappata, nella convinzione/timore che prima o poi la Russia estendesse le sue mire espansionistiche sull'India colonia inglese. In genere il Giocatore era un pandit (ovvero un indiano istruito nell'arte di spiare, e anche disegnare carte geografiche di riferimento)che in certe regioni aveva più possibilità di passare inosservato; oppure, ove fosse possibile, russi o inglesi, travestiti da pellegrini musulmani o da mercanti...
Lord Jim si muove in tutt'altri contesti geografici, che io ricordi.
oggi ho dimenticato l'abbonamento al bus ... ecco, una volta salita sul 913 mi sentivo un Pandit tallonato dai nemici (i controllori) e gestivo il mio batticuore con gentilezza verso le vecchine, temendo che il sudore che imperlava la mia fronte, potesse tradirmi ... sempre impegnativa l'"onestàd'animo"!
M'hai nominato e io ne ho approfittato... Da me trovi le 5 buone ragioni salut!
Je suis au beau milieu de la france et je peux lire ce qu'écrit Alba du beau milieu de l'italie; c'est aussi une une bonne raison pour que ce blog existe.Il m'en manque quatre....à bientot
Je me suis permis de t'abonner à une lettre d'infos en français que je reçois moi-même de temps en temps. C'est l'équipe d'une émission de adio qui passe à 15 heures sur France Inter....
Baci!
aiuto ... dov'è il vocabolario!
presto presto!
dimenticavo: MERCI!
perchè "indécis"?
Un jour c'est oui, mais c'est pas sûr;
un jour c'est non, mais c'est toujours pas sûr...
Je t'expliquerais en privé!
Réussis-tu à déchifrer cette langue pas si étrangère que ça?
Buona giornata Alba.
(ps: di niente! ;)
allora è meglio dire "insicuro" ... comunque capisco, in questo momento poi non puoi capire quanto ... en privé, mi scrivi?
1° motivo: scrivere cose destinate ad un cassetto chiuso è un peccato.
2° motivo: pubblicare su blog le cose scritte evita che io le stracci in un secondo tempo, preso dalla solita ferocia che mi contraddistingue.
3° motivo: voglio essere adorato, stimato e amato come Gigi Sabani, indi per cui: cercasi fan prima che scocchi l'ora fatal.
4° motivo: scrivo per far ridere Lady Grillo
5° motivo: Quando Lady Grillo non ride, le dico: "Visto? Darioskij (o chi per lui) si è divertito un sacco".
sicuramente "il chi per lui" è veltroni che ne è sosia!
ommioddio davvero darioskij è identico a veltroni? potremmo candidarlo alla guida del pd e si fa la rivoluzione.
è veltroni identico a darioskji ... vedo che cogli!
"Signori e signore la rivoluzione inzia tra 5 minuti!!!"
alle elementari ero il più sveglio della mia classe
... quindi avrai certamente capito che io sono come la bindi con i capelli lunghi ...
(e avrai certamente capito che non so cosa sto scrivendo!)
ah, la bindi: la mia preferita. certo se avesse i capelli lunghi sarebbe meglio.
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