sabato, maggio 31, 2008

voce di nonna morta



lo scopo non è vivere bene ma morire bene.

...e se fossi già morta,
la morte me la godo.

mercoledì, maggio 28, 2008

come si cambia ...

... per non soffrire:
Luciano Violante

come si cambia ...
... per ricominciare:
qui la vedo difficile, mi parrebbe più un fenomeno di massa, per pizzicarlo dovrei spulciare un po' l'indistinguibile ... forse più tardi mi viene ... troppo stupido cambiare per "ricominciare" di nuovo paro paro, o no?

come si cambia ...
... per amare:
...
i puntini significano che si può scrivere quello che si vuole, qui è a piacere. Lo ripeto: PIACERE.

come si cambia ...

... per non morire:
Giampaolo Pansa

venerdì, maggio 23, 2008

colleghi 5 - E NO!





- broccoletti con petto di pollo.
- io panino col pane.
- vieni ci sediamo là.
- che sonno!
- che consumismo sfrenato!
- … ??
- poi ci si lamenta dei rifiuti!
- Consumismo è un termine usato per descrivere gli effetti dell'identificazione della felicità personale con l'acquisto.
- e i rifiuti si consumano? … stanno là …
- è una delle malattie della società e dell'uomo contemporanei.
- Si prendono le persone le professionalità i giovani e si consumano...
- È una tendenza tipica delle società moderne e sostenuta dalla pubblicità, consumo veloce di beni e servizi.
- Avvocati ingegneri architetti geometri ragionieri commesse professori attori registi … Presi consumati e buttati …
- negli ultimi decenni le sue caratteristiche ne fanno uno degli elementi distintivi della nostra società.
- e il pianeta si ribella, le stagioni non esistono più, le vacanze non si sa più quando farle e quando consumarle …
- Secondo alcuni è positivo, è un meccanismo che mette in moto il progresso, che risolleva il mercato, che produce ricchezza.
- E la gioventù? I ragazzi persi nel consumare droghe hot dog e patatine e pronti a tutto per l’ultimo modello di cellulare …
- cambia le nostre tradizioni, facendoci scordare l'origine delle stesse.
- Si consuma qualsiasi cosa, il talento …
- E NO!
- … ?
- NO EH? NON MI FARE INCAZZARE!
- … cosa no?
- IL TALENTO!
- Il talento?
- NON SI CONSUMA!
- No?
- NO. SI SPRECA! e basta.

domenica, maggio 18, 2008

decadance


- buongiorno.
- a te.
- novità?
- sì ha chiamato bidibì bidibì e ha detto bidibì bidibì bidibì bidibì.
- non ho capito ...
- bidibì bidibì bidibì.
- ah ... richiama?
- bidibì.

Scarmigliata aveva iniziato la settimana come di consueto ma lei consueta non lo era più.

- ciao, sai che bidibì bidibì bidibì ah ah bello no bidibì?
- certo, certo.
- bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì.
- scusa sì, devo fare una telefonata.
- bidibì pure!

___ pronto? salve cercavo l'avvocato, sì _____ oh bidibì, come sta? _ bene grazie, la chiamavo riguardo alla riunione che si terrà mercoledì _ sì deve bidibì questa cortesia, bidibì bidibì bidibì bidibì _ ah ... capito, va bene _ bidibì_ arrivederla.

Sapeva Scarmigliata che prima o poi avrebbe dovuto far qualcosa per la sua ormai congenita stanchezza, ma cosa? Fare qualcosa per cercare di fare meno è sempre un fare che stanca. Il vicolo sembrava cieco, il gatto si mordeva la coda e la propria capitolazione poteva ragionevolmente essere pensata come prossima.

- scusa, mi bidibì bidibì?
- come?
- bidibì.
- non ho capito
- bidibì.
- non te ne andare! non ho sentito ...

Passava lentamente la giornata come la precedente, scandita dalla riuscita di qualsiasi solitario sul pc in un tempo sempre più breve e in numero di mosse sempre più ridotte, intervallato da ameno lavoro senza capo nè coda. Il silenzio nella testa si faceva più assordante del clamore perpetuo e duraturo esterno.

- buonasera.
- ciaomà.
- studi?
- no bidibì.
- hai mangiato?
- bidibì bidibì.
- ok.

Chiudendosi in cucina per fumare la sigaretta del rientro, osservò tazze e bicchieri nel lavello. Accese la televisione e la spense subito dopo. Aprì il frigorifero e lo richiuse subito dopo. Avendo in mente il cadavere del limone appena avvistato si preparò per lavare le stoviglie.

- ah finalmente una voce amica, non ci crederai ma proprio a te pensavo!
- e non mi chiami?
- ti penso.
- io ti chiamo.
- sono stanca stanca stanca!
- a chi lo dici ...
- come si fa?
- boh
- io sono preoccupata.
- è inutile.
- si va bene, ma ... insomma ... brutti sintomi.
- cioè?
- quando mi parlano io non capisco.
- perchè non c'è niente da capire.
- no no, non sento.
- in che senso?
- cioè sento ... ma ... sento sempre e solo "bidibì bidibì bidibì".
- che significa?
- non lo so ... è un suono.
- bidibì?
- sì bidibì, bidibì.
- mah
- strano no?
- beh, sarà una forma di bidibì bidibì bidibì.
- mi stai prendendo in giro?
- no no, probabilmente bidibì bidibì e quindi, se 2 più bidibì bidibì fa bidibì ... ne hai bidibì a qualcuno?
- eh? dici?
- bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì.
- Tu? Tutto bene?
- bidibì bidibì bidibì bidibì bidibì eh eh bidibì bidibì bidibì bidibì ...
- Bene, allora dai poi passa, ci sentiamo, vo a preparare la cena.Ciao.

Dopo una frugale e compulsiva cena di mangiucchiamenti malassortiti, Scarmi si ritrovò a letto pensando che la sua prossima conquista sarebbe stata il silenzio ed insieme la riappropriazione dei suoni differenti delle parole. E pensò anche che un'altra importante conquista sarebbe stata bidibì bidibì bidibì. E poi ancora bidibì e bidibì. E poi ... si addormentò.

martedì, maggio 13, 2008

la santa sindrome





(dialogo di ggrillo e ablar)



pulisciti, che fai schifo.

ho preparato il tortino di carciofi che ti piace tanto.

ti sembra un buon motivo per sanguinare sul mio tappeto nuovo?

se mi avessi concesso una catena più lunga sarei arrivata all'armadietto dei medicinali! a proposito, ha chiamato tua madre.

mia madre è morta l'anno scorso.

credo che non ti serva dire così.

parli da donna ferita.

è il costo per l'immortalità.

sai, pensavo di potermi accontentare di un solo orecchio ma... non è così.

ok ok va bene va bene ... vuoi le patatine fritte?

ferma. da brava. sst. che poi i vicini si lamentano per il volume troppo alto.

... con una bistecca al sangue? eh? che dici? ... sei così pallido

ecco fatto: ora sei anche più bellina. e tu lo sai quanto conta per una signora come te.

sì...gnò...rina prego. Onorata di poter contribuire alla tua collezione di cartilagini.

presine da cucina, prego.

le tue azioni denunciano sempre la tua sottomessa bontà d'animo.

sembri una fontana di Baghdad.

sai? il sale un tempo costava di più del disinfettante dell'ipercoop.

sai? le donne in media totalizzano 20 mila parole al giorno, contro le 5 mila degli uomini.

alle volte mi sento così inadeguata.

non temere, ora penso io a te.

dimmi che sei divino.

sono solo un pastore nella vigna del Signore.

tu hai questa capacità di farmi sentire nel posto giusto al momento giusto ...

prendo la fiamma ossidrica.

... e poi sei così creativo.

te ne sei accorta, finalmente.

l'ho sempre saputo ... posso farti una domanda?

un'altra oltre a questa?

sei anche intellettualmente eccitante.

fai la domanda.

gli ebrei sono di destra o di sinistra?

gli ebrei sono più sopra che sotto.

... ho il rimpianto di non aver accettato la mia vocazione da leadership ...

crepa, essere immondo!

...

domenica, maggio 11, 2008

mestieri



Vorrei incominciare a riflettere sull'uso dei blog come diffusione di libera informazione e libero sapere. Da un articolo di Steeve Poole apparso su Internazionale si legge che, dopo che lo stesso aveva pubblicato in rete una sua opera letteraria,: "Molti idealisti fra i commentatori hanno lodato la mia iniziativa come esempio del vero spirito della distribuzione libera del sapere. Anche se ammiro e condivido tutto ciò a livello di principio utopistico, mi dà ancora qualche problema nel mondo reale. Perché, sapete, si tratta di quel che faccio per vivere."

Cos'è lo "scrittore professionista"? E' quello che attraverso lo scrivere si guadagna da vivere. Qui nasce il problema.

"Se gli accaniti sostenitori della “libera distribuzione delle idee” fanno sul serio, dovrebbero a) elaborare una proposta realistica che risolva il problema di come io possa continuare a vivere mentre regalo i frutti del mio lavoro a destra e a manca; oppure b) sbilanciarsi e dichiarare onestamente che non credono che una figura come lo “scrittore professionista” debba esistere, e che io dovrei cercarmi un “lavoro vero” come tutti gli altri. In un certo senso, i sostenitori della seconda ipotesi avrebbero anche il mio rispetto. Però non rispetto le persone che non riescono a capire che le strade sono solo queste .

E' una riflessione che prima o poi, sia come lettori sia come autori va ripresa in base alle novità che l'uso di pubblicazione di scritti in rete può ...


- Pronto? ___ ehi ciao Mà ____ come stai? ____ sì, è in punizione ____ come perchè? non va a scuola __ cosa devo capire? ____ è troppo intelligente? ma che dici!!! ____ vabè ___ trovare qualcosa d'alternativo e formativo ... va bene uno stage nella striscia di Gaza? ___ non esagero___ si fa anche le canne ___ troppe ___ e lo so che la realtà non è delle migliori ma questo che significa? ____ mi risponde male ___ lo so che... sì la madre a quell'età è il nemico ___ sì, ok mettiamo che sia naturale e questo non lo so veramente, si dice così ___ mah sinceramente non ricordo io con te ___ ok te lo ricordi tu ___ vabè, ma mente spudoratamente ad oltranza ____ è normale? lo fanno tutti, ok ___ mi ruba i soldi e questo è molto grave ____ eh? cosa? è troppo furba? ____ non è furbizia E' DELINQUENZA! ___ non grido ok ___ ok ____ ve bene ____ ok ____ senti mamma ho da fare adesso ci sentiamo più in là ____ anche io.


Allora dicevo. Dove avevo rimasto? Sì, che la scrittura ha venuto a trovarsi in una situazione di stalla che io non riescio più a ...


giovedì, maggio 08, 2008

per chi ha rubato i figli

brutti bastardi
morirete nella mia costante maledizione
un mio sguardo vi appesterà
il cervello vi scoppierà
ogni vostro passo sarà segnato da una coltellata ai vostri piedi
il vostro respiro sarà infinita fatica
il mio odio vi soffocherà
le lacrime saranno fuoco per la vostra pelle
il vostro futuro sarà eterna sofferenza in un inferno eterno