venerdì, ottobre 05, 2007

totò pensiero: la notte


Preferisco la notte al giorno perchè è silenziosa. Quando tutti dormono io cammino per casa, svuoto portaceneri, osservo gli oggetti che mi sono cari, oppure ascolto il bollettino dei navigatori della radio. Quelle voci lontane mi fanno sognare, immaginare i viaggi che non farò mai. Ma la notte mi serve soprattutto per pensare. Infatti, checchè se ne dica, io sono un pensatore.
Io non capisco come fa certa gente a passare la notte nei night club, in mezzo a un chiasso infernale. Che noia, che tristezza! Quando raramente, sono entrato in uno di quei locali mi è venuto quasi da piangere. Tutti fingevano di essere allegri, agitandosi sulla pista da ballo, ma in realtà erano pieni di guai. Li radiografai col pensiero. L'industriale era afflitto dalle cambiali andate in protesto, la bella donna dal timore di invecchiare, la ragazza dalle pene d'amore, l'impiegato dalle ambizioni frustrate. Al più fortunato facevano male i piedi.

Antonio de Curtis, in arte Totò

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il bollettino dei navigatori della radio...
e che roba è?
p.s. vorrai mica dire il bollettino dei naviganti!!!

ablar ha detto...

Totò ha scritto così sul suo diario ... che ci posso fare io?

ggrillo ha detto...

è il traduttore di google...

ablar ha detto...

forse ...

Anonimo ha detto...

Totò, che persona meravigliosa. Queste sue parole la dicono lunga sulla sua capacità di guardarsi dentro per meglio osservare la realtà delle cose... E la frase:
"..Quando raramente, sono entrato in uno di quei locali mi è venuto quasi da piangere.."
è così sincera ed eloquente...
Non vedo "antichità" nel suo modo di pensare, vedo piuttosto un uomo che ha ben compreso "il suo senso della vita".

Grazie Alba :)

ablar ha detto...

forse ...

grazie a te ugo!

Anonimo ha detto...

"al più fortunato facevano male i piedi"

detto questo detto tutto ;)

Anonimo ha detto...

;)