giovedì, giugno 28, 2007

il gioco di Coon: la paura


caro Coon,

gioco qui. Oltre alla paura dei pipistrelli incastrati tra i capelli, di cascare dall'alto e non morire ma rimanere per sempre handicappata, la paura di volare a causa di quel pensiero terribile di precipitare e vivere quel tempo prima di schiantarsi, la paura del fuoco e delle armi da fuoco, della violenza, della sofferenza delle persone che ami e relativa impotenza, degli incidenti etc. etc.
io credo di avere in me una paura quotidiana, leggera ma costante che sembra debole in potenza, che non si fa vedere, ma che è sempre presente, e che, nel mio bel periodo che mi ritrovo a vivere di grande precariato (neanche più giovanile) si è fatta consapevole. E razionalmente la controllo, ma emotivamente mi coglie di sorpresa la notte, o nel momento in cui, stanca, mi dedico al riposo. Questa paura qua è da riconoscere. E' la paura di non farcela, di non farcela da sola.

Il famoso detto "mi son fatto da solo" è stata la più grande minchiata della storia della nostra cultura occidentale, che ha preso largo spazio facendo leva sul dover essere indipendenti, in contrapposizione alla "dipendenza" che è seria patologia sociale e/o individuale ... ma la verità è che siamo INTERDIPENDENTI che è altro; confondere questo con la dipendenza, "patologica", è disonesto o semplicemente incosciente. E io invece sono cresciuta così, con questa fandonia del "farsi da soli" ...

E allora, anche se così è espressa in maniera "superficiale", alla fine la mia paura è: trovarmi ammalata per scarso "nutrimento vitale", o per nutrimenti non consoni o sbagliati, paura di trovarmi in una corsia d'ospedale, senza soldi per le migliori cure e senza nessuno vicino escluso le persone che per molti versi mi sono state (anche incosapevolmente) nemiche: mia madre, che per pensare al futuro dei figli, non ne ha curato minimamente il presente e ne è sempre fuggita, e il mio datore di lavoro, che mi fa la carità, avendo non riconosciuto strategicamente le mie capacità e il mio talento, pur avendone da queste ricevuto profitto.
Anche la paura di non poter avere un riscatto nella vita, la paura che non c'è altra scelta che vivere invecchiando miseramente; che i giochi son già tutti fatti, con quella sensazione di spreco di salute, gioventù, creatività e forza, con quel buttare all'aria tutto perchè alla fine la tua vita non vale proprio nulla per niente e nessuno ... la paura di essere già morta ma non ancora salma!
Questo è il mostro vero, la paura vera che io combatto per trasformarla in coraggio, per trasformarla in rivoluzione. Faccio in modo, ci provo, che sia un motore. E non è una passeggiata crederci, ma questa trasformazione, questa trasmutazione della paura a me sembra l'unica e ultima chance che ho.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

le chance che abbiamo non le vediamo mai.
facile vedere quelle degli altri, da fuori, da lontano, ma le nostre?
nascoste sotte la fodera, coperte dalla paura.
a volte le guardiamo e non le riconosciamo. a volte le fuggiamo per paura di non farcela da soli.

il farsi da soli, neanch'io ci credo...se avessimo potuto farci da soli, iddio ci avrebbe creati uno alla volta.

ma una persona morta e non salma...potrebbe mai arrivare a scrivere e dunque a sentire a provare quello che provi e senti e scrivi tu?
fin troppo viva sei...
questo motore che crechi...non deve accecarti...nè spingerti...ma sostenerti.

ablar ha detto...

la paura è qualcosa di non concreto ... di quello parlavo.
Bippìns ... non mi acceco, sei molto cara amica!
bacioti

Anonimo ha detto...

Carissima Alba
eh sì paura/e leggera/e / vertigine pesante che si ha in tanti (e che arrivati alla mia età è quasi certezza)

gran post paurente, buona notte

Anonimo ha detto...

la paura fa 90 km/h
la paura è un'aura
che mi/ci perimetrra
seguire le indicazioni
per il Centro città.

guido ha detto...

Se dovessi scegliere un'immagine per rappresentare una "soluzione" immaginerei un tandem a più sedute (da due all'infinito) dove si pedala assieme, si aiuta e si è aiutati. Nessuno tira, nessuno spinge, nessuno va in fuga...

ablar ha detto...

x cùn: paura esistenziale? paura di essere felici? ... comunque una roba alle volte un po' seccante e impegnativa!

x Da: l'aura perimetrale, che invia onde su onde ... Laura invece mi invia inviti per spettacoli di danza ...

x Giudo: e non ci sarebbe nessuno che voglia improvvisamente controllare il mezzo e tutti quanti? per farlo direbbe: "ognuno per sè ..."

Unknown ha detto...

riconosco in cio che racconti alcune
somiglianze con quanto successo a
me con mia madre, troppo occupata
a farci sopravvivere(LA GUERRA) che
a vivere direi che la paura l'ho provata in quel senso, poi la
fortuna il caso, l'hanno dissipata,
certo basta un nulla e le difese sono
poche, un abbraccio

Anonimo ha detto...

SON MOLTO CARINE L DUE TESTOLINE DIETRO PPP
A SINISTRA MASCHIO
A DESTRA FEMMINA... BELLO SAREBBE FARNE UN INGRANDIMENTO UN MANIFESTO STRADALE... una pubblicità progresso sui tram...
e poi... e poi... eppoi gente viene qui e ti dice di conoscere... di conoscere che fine... chi sono e che fine hanno fatto quelle 2 testoline dietro ppp... comprendi? ti attivi? ti metti in moto? in macchina in treno in nave in aereo... senti la tensione che sale, l'alta tensione che cresce... HAII PAUUUUURA?
DA PAAAURRRRRAAAAAAAAAAA!!!
tuo darioskji grandinetti
p.s. sono alcuni giorni che non ho notizie fi grandinetti lui non ha telefono cellulare... c'è una cabina in mezzo ai magredi: primo piano cabina in mezzo ai magredi... grandinetti all'interno che telefona... poi via visione zenitale dal satellite e sull'astronave c'è san paolo san giovanni e più su ancora la madonna con dio gesù e il maligno... vai colla sceneggiatura.
E? l'alba di un uovo sodo

ablar ha detto...

Egine ... della guerra tu dovresti parlarne ... sarebbe un bel regalo, mi piacerebbe molto e ti sarei molto grata che condividessi i tuoi ricordi d'infanzia nella guerra ...
abbraccio anche io!

ablar ha detto...

l'alba di un uovo sodo ... bellissimo ... lo prendo ... lo copio ... lo assumo!!!
rintraccio grandinetti e lo bacio! così si zittisce un attimo
:)

Anonimo ha detto...

continuo a credere che almodovar esca fuori da te

ablar ha detto...

sono posseduta ... da almodovar e lui non lo sa!

ggrillo ha detto...

si dice "diversamente abile": cosi fa meno paura :)

ablar ha detto...

quindi se almodovar esce da me è perchè sono "diversamente abile" ... :)

Anonimo ha detto...

un angelo vicino a te, almeno un angelo..sì. e che sia tutto solo un volo, non un precipitare, non un cadere.

(scrivi così bene!)

ablar ha detto...

grazie Davide, grazie di cuore!

Anonimo ha detto...

un inchino, gentile alba

ablar ha detto...

Gent.mo Walka io faccio una riverenza ... anche per quel bel articolo di Luca Sofri che hai pubblicato!