martedì, giugno 26, 2007

la questione "femmina"


Vado al supermercato. Il frigo col suo mezzo limone depresso mi diventa apatico e non va bene. Per l’impresa scelgo un orario comodo… le 14.30. Il locale è vuoto di clienti. Il sudore mi si ghiaccia repentinamente, è come entrare in una cella frigorifera. Riempio il carrello controllando la “qualità-prezzo” e arrivo alla cassa. So che a quest’ora un cliente rompe la calma e il rilassamento dei dipendenti e quindi devo rispettare i loro tempi rallentati, per me anche dovuti.
Con lentezza estrema la cassiera inizia a prendere i miei prodotti e a passarli dalla macchinetta “bip” .
“fa caldo fuori eh?”
“si muore” Bip
“se penso che devo uscire e affrontare due ore di traffico per tornare a casa, mi viene da piangere”
“non lo dica a me”
Bip “poi torni a casa e trovi il casino dappertutto”
“eh sì, non lo dica a me” Bip
“i figli, gli amici dei figli spalmati sui divani …”
“già … non ne parliamo”
“non fai in tempo manco a respirare un attimo che già devi incazzarti per una quantità di cose …”
“non lo dica a me” Bip
“uno lavora tutto il giorno … per 4 euro e poi? … mah…”
“stendiamo un velo pietoso”
“e mai qualcuno che ti dica brava … che ti dica grazie, grazie di che?”
Bip “ eh sì … mi da due buste?”
“ e mio marito? Ne vogliamo parlare?”
“non lo dica a me”
Bi … tri… b … tic tic tic tic tic ….
“sta lì … fermo, perchè dice che è stanco … e io no?”
“eh non ne parliamo”
“sono 67 e 52 … la verità è che una donna adesso deve lavorare, crescere i figli, accudire la casa, e fare tutte le cose che facevano un tempo gli uomini … doppia fatica, io so fare l’idraulico, aggiusto le tapparelle, faccio tutto … c’ha 2 euro e 52?”
“vedo … 1 euro e due centesimi …”
“fa niente … vogliamo parlare di amore? di sesso? con mio marito? … morto, un morto! Ma lo so che alla fine guarda altrove, guarda di meglio … sta in chat a fare il fesso”
Inizia ad aiutarmi a inserire i prodotti nelle buste.
“pure le ferie sono un lavoro per noi … noi donne dico”
“ non ne parliamo”
“ per non dire che anche mio marito fa … faceva il cassiere come me, nel frattempo è stato promosso e io no … ma da sempre il suo stipendio è stato maggiore del mio …”
“eh già non lo dica a me”
“parità di diritti e poi? … ‘na fregatura”
“ma credo che l’errore sia stato ottenere certi diritti all’interno di in un sistema malato, e sinceramente io, questi diritti in un sistema malato, non avrei mai auspicato ad averli!”
“…”
“avere diritti in questo sistema qua … che ha fottuto alla grande molti uomini … ha significato ingabbiarci anche noi, un sistema basato sul denaro e sul lavoro come il nostro è veramente mortifero … bisognerebbe sopprimerlo questo sistema, dove la vita è al servizio dell’economia e non il contrario … dovremmo riappropriarci dei nostri progetti … ”
“ signora? … mi scusi eh, ho fatto un po’ la femminista, scusi”
“eh? … si … non lo dica a me”
“buona serata”
“sì non lo dic … sera!”.