domenica, aprile 06, 2008

a questo giro


“Gioia mia quanto sei bella!”
“sono una donna finita!”
“ah ah ah”
Scarmigliata era salutata così la mattina dal suo supercapo nonché ipertiroideo essere eretto. Il suo lavoro subiva un trend al ribasso, come succedeva dappertutto ma soprattutto alle borse mondiali e alle rassicurazioni generali, all’alitalia, agli aliti di vento freddo che ancora si agitavano tra le nuvole, ai giovani precari, ai maturi superflui.
Lavorava con “quelli della sinistra” e forse per questo motivo il “cameratismo” nei momenti difficili si imponeva tra tutti i ruoli e le competenze dell’azienda, come se le responsabilità fossero ugualmente ripartite nello stesso grado e ordine e genere. Insomma non c’era una lira in giro manco a volerla cercare nelle banche dove c’era scritto solo nella carta “un milione” come quel foglio grande tra le mani del signor Bonaventura. Un credito o un debito come vuote parole che si muovevano tra i cirri attraversando intere nazioni senza esonerare i piccoli vicoli, i calli, gli interni condominiali. Aver sottomano della carta vera in denaro, come l’impero del denaro dovrebbe esigere, era una cosa rara, sempre più rara… il denaro non esisteva più. Solo parole. Una di queste era solidarietà. Percepire il proprio stipendio era un gesto umanitario di solidarietà e aiuto per chi proprio non poteva farcela senza. Allora l’aiuto arrivava con piccoli acconti che si accoglievano con grande gratitudine e commozione. “Quelli di sinistra” erano poveri ma solidali, l’ideologia era diventata l’idea di una famiglia che ha da combattere contro un tempo di vacche magre. E la solidarietà era l’unica arma contro la demotivazione che avanzava a passo dell’oca. Quelli di sinistra si buttavano in investimenti di impegno civile e solidarietà verso i più deboli. Gli operai.
Quelli di sinistra riposavano solo la domenica, in una fazenda in Toscana o in barca a vela. E a questo giro, non avevano proprio chiaro per chi votare.

Scarmigliata ad ogni passo che faceva mentre si muoveva da un luogo all’altro, aveva la sensazione di forzare qualcosa, il passo stesso. Una forza contraria si opponeva. Faceva passi che non voleva più fare. E li faceva. E l’oscar wilde interno improvvisamente e senza nesso evidente si svegliava e le ripeteva “ognuno uccide ciò che ama”. E il confessore don whorry interno anche, subito interveniva e le ripeteva “è normale che non sempre le cose vadano lisce”. E i due si alternavano in maniera equosolidale. E così camminava.

“Signora, lei è la primavera di botticelli!”
“non le credo, sono anche ingrassata”
“meglio”
Scarmigliata aveva trovato un secondo lavoro “a progetto” con “quelli di destra”. Quelli di destra erano molto più gentili e galanti, ma avevano una formalità che sanciva sempre una certa autorità ai sottoposti. Erano più ricchi di quelli di sinistra, ma piangevano miseria anche loro. Erano strozzati da qualcosa che a turno chiamavano tasse, borsa mondiale, costo del petrolio, finanza. Molto religiosi sposati con figli e amanti. Per “quelli di destra” la solidarietà si chiamava beneficenza. Si lavorava a progetti di beneficenza verso i più deboli. Gli orfani dei caduti delle forze dell’ordine.
Adolescenti con pantaloni cascati al di sotto delle chiappe, brufolosi e con lo sguardo così vuoto da sembrare sprezzante. La beneficenza era in realtà di entità veramente minima, anche perché si conteggiavano le spese sui budget, come per esempio “usura gomme auto” che i partecipanti ai progetti si facevano detrarre per i loro spostamenti in auto. “Quelli di destra” ci credevano, ci credevano proprio all’idea di “servire”, di offrire il loro servizio nei progetti di beneficenza. Ci lavoravano sodo. Per loro anche un piccolo contributo verso i bisognosi era qualcosa che colmava il senso di smarrimento che si evinceva dal loro procedere, dalle loro chiacchiere, dalla loro età che avanzava. Anche con loro, Scarmigliata doveva ricordare la scadenza del proprio pagamento. E subito loro si muovevano, “ci mancherebbe signora!”. Era poco, era sempre molto poco. Quando se lo ritrovava per le mani era sempre un pezzo di carta da portare, da cambiare da trasferire … la nonna interna le ripeteva “meglio di un cazzotto nell’occhio!”.
Anche quelli di destra riposavano solo la domenica. Andavano e tornavano da Montecarlo per giocare al casinò e distrarsi. E a questo giro dicevano anche loro che era difficile decidere per chi votare.

“Mamma hai mai provato la ketamina?”
“cos’è?”
“un anestetico per cavalli, un nuovo trip, costa pochissimo ed è dappertutto in vendita, costa veramente pochissimo!”
Scarmigliata si guardava allo specchio e non si vedeva più. C’era l’hannibal interno che urlava “aaaaaahhhhhhhhh aaaaaaaaaahhhhhhh aaaaaaaaaaaahhhhhh” e il totò interno che rideva “ah ah ah ah ah eh eh ah ah ah! Ma mi facci il piacere!”.
E il sole. Il sole dentro comunque continuava a splendere, contro ogni aspettativa, e le ripeteva "non ci resta che la danza! op op!"

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo grande futuro per gli ospiti interni...
wilde
don't whorry
totò
annibal...dimentico sicurametne qualcuno

Anonimo ha detto...

era la nonna interna
meglio un cazzotto negli occhi
due?
e se il cazzotto fosse sul naso?
o in gola?
meglio niente cazzotti...

gians ha detto...

ablar, magari scarmigliata deve trovarsi un lavoro al centro, li non la chiamano solidarietà ma autofinanziamento, vedrai che i soldi li non mancano. :)

ablar ha detto...

per Darioskji: io spero che i passi di scarmi abbiamo un grande futuro!!!

per gians: le recher� il messaggio.

ggrillo ha detto...

Questo scritto è spettacolare. (prevengo la tua domanda e ti rispondo: dico davvero).

Dove si compra la Ketamina? E' in pomata? Pasticche? Polvere? Se vado dal mio medico di base di destra me la prescrive? Pago!

gians ha detto...

scusa ablar, sono ancora sotto effetto Ketamina.. dicevi? :))

ablar ha detto...

x grillo: non lo so ... ho aperto wikipedia subito ho chiuso la pagina .... PAUUUURA

x Gians: ma è in pomata? in polvere? pasticche? e sopratutto gians, sei un cavallo?

gians ha detto...

ablar, arrivo al trotto, io ho fatto una semplice iniezione endovena e subito mi si è scatenata una forte attività onirica. :)

Anonimo ha detto...

si parla di nonne dappertutto anche da cuncetta cosè un nuovo trend?

ablar ha detto...

x gians: 'ngiorno! onirica on on e poi off


x egine: nonne in via d'estinzione come i panda.

imPrecario ha detto...

noooooo che tempi buiiiii anche scarmigliata in par conditio sfruttata a sinistra e anche a destra !!!
che tocca fa pe campà!
(sò tornato ed è sempre un piacere leggerti)

Bp ha detto...

Gioia mia quanto sei bella!

Anonimo ha detto...

ah finalmente Imprek!
ho visto ho visto!
evviva evviva
verrò tosto a fare una qualche cosa da te per te con te

Anonimo ha detto...

Bìppins
oh bella ciao!

imPrecario ha detto...

da per con ringrazia ;)

gians ha detto...

ablar, ora sono on on. :)

ablar ha detto...

oink oink!

buongiorno a tutti!
son viva alè!
e ho sognato troschi e non broschi proprio troschi. Troschi scritto diverso da troschi.

gians ha detto...

ablar, devi comprendermi, ma oink oink non lo ho capito. :)

ablar ha detto...

neanche io ...
mi spuntò per assonanza
:)

Anonimo ha detto...

La papaya, no ketamina, papaya...

Anonimo ha detto...

il mango
mango a dirlo!