venerdì, maggio 04, 2007

ricordo


su invito dell'amico Egine, un ricordo che è anche un omaggio.

Questa foto è la foto rielaborata da me anni fa. E' una foto di mia nonna all'età di 18 anni. a quell'epoca mia nonna aveva già 4 figli. Ne avrebbe aggiunti altri due entro i suoi 25 anni.
Rimasta vedova di guerra a 28 anni, scappò da Taranto per paura dei bombardamenti, prese i suoi 5 figli (uno nel frattempo era morto di polmonite) e scappò nell'entroterra, verso le campagne perchè pensava di portare al sicuro i figli. Prese e partì da sola con l'ultimo dei figli che aveva 9 mesi e mia madre, la penultima 3 anni e "si rifugiarono" lungo la linea gotica... praticamente dove si svolgeva la guerra. E le sue rocambolesche avventure sono ancora piccole storie da raccontare a figlia e nipotine. Praticamente non ha fatto altro che scappare, scalzi tutti, affamati, derubati ... traumi generazionali, ma insieme a questa eredità, che in fondo possiamo considerare comune a moltissimi, la nonna aveva risorse, per salvarsi, per vivere, per gioire. Mi piaceva moltissimo.


La nonna, quando dormivo nel suo lettone alto, mi raccontava la sera la favola dei quattro scemi, in dialetto tarantino; mi divertivo, faceva le voci di ogni scemo... poi passava alle preghiere sempre in dialetto tarantino, una sulla madonna l'altra sull'angelo custode. E il padre nostro me lo ha insegnato lei.

Mi chiamava "Donna Cesìn" tradotto sarebbe "Donna Cesira" ... perchè ero delicata, mi diceva che Donna Cesìn si pungeva con la peluria della zucchina per quanto era delicata e che Donna Cesìn non sapeva da dove fare la pipì e quindi la faceva dagli occhi. Mi piaceva mia nonna. Mi faceva ridere tantissimo.

Mi diceva che io dovevo riconoscere e guardarmi da alcune tipologie di uomini e precisamente mi parlava di:
i carichi a chiacchiere: quelli che parlano molto, dicono di fare di essere e poi ... niente, non c'è niente.
i fregami dolce: quelli che sembrano buoni, gentili, carini, timidi, ma sono dei bastardoni che appunto ti fregano "dolce"
gli sparami in petto: sono quelli che si credono forti, che si armano e partono, ma poi non sanno impugnare un'arma, quelli col petto in fuori che mostrano potenza e che invece hanno molta paura.
i freddi in petto: son quelli che non mostrano emozioni, non piangono mai, non stanno mai male e non stanno mai bene. Non ridono, al massimo sorridono a mezze labbra e si ritengono superiori a tutto.

Insomma, sarà stato anche un caso, ma io li ho sempre distinti e me ne sono guardata. E c'è stato comunque un po' di casino lo stesso con gli uomini, ma per lo meno ...

Oggi però, nel mondo d'oggi, moderno e contemporaneo, questi uominimoderni e contemporanei che vedo in giro, questi giovaniuominimoderni e contemporanei, mi sembra rientrino in gran maggioranza nelle 4 tipologie indicatemi dalla nonna. E le giovanidonnemoderne e contemporanee mi pare si adeguino bene.
Non tutti, non tutte per fortuna.
E ricordo la mia cara nonnina con le sue risorse.

Ogni tanto e in particolari occasioni d'incontro con altre persone diceva "ti conosco pero" in dialetto e io non capivo questa storia del pero. Un giorno, che ero già bella grande, mi spiegò:
c'era una volta un contadino che aveva un albero di pero che non dava frutti, lo concimava, lo potava ... niente ... quindi lo tagliò e lo regalò alla chiesa.
Molto tempo dopo si trovò in brutte acque e un po' per concentrarsi e un po' per pregare andò in chiesa, si inginocchiò davanti ad un grande crocifisso e cominciò a fare le sue richieste d'aiuto.
Ma, ad un tratto, si accorse da un particolare che quel crocifisso era stato fatto dal suo pero, quello che non dava frutti e quindi si alzò di corsa, e cambiando tono disse "ti conosco pero!", smise di pregare e se ne andò.


16 commenti:

Unknown ha detto...

bellissimo grazie

ablar ha detto...

grazie attè egino caro!

Anonimo ha detto...

sì sì bellissimo e il finale del ti conosco pero per un ateo cummammè è ancora più ricco.
i tipi d' uomini da cui guardarsi sono più di 4, sono almeno una dozzina. Sarà che esagero perchè la compagnia/amicizia maschile non l' ho mai sopportata più di tanto.

(OT non son stato lungo stavolta ho usato circa i caratteri di questo tuo)
Buon fine settimana Lady Albè

cùn

ablar ha detto...

allora sono io che sono stanca...
torno domani
buon week

Anonimo ha detto...

18 anni, 4 figli... ho capito bene?
caspita!
sempre cara; sempre bella; sempre diversa; sempre stanca: sempre strana... tarantì...

ablar ha detto...

sempre tranquilla ...

Anonimo ha detto...

splendido amarcord, Alba. grazie

ablar ha detto...

davvero dici?
ti ringrazio molto

ggrillo ha detto...

Molto bello, il "ti conosco pero" entrerà di diritto nel mio repertorio. Salutoni

Un freddo in petto :))

P.s. il mio browser fatica sempre più a caricare il tuo blog: credo sia dovuto alla troppa musica in streaming ed i troppi video di youtube

ablar ha detto...

come devo fare?
amche per me fatica... è incredibile sta cosa se ci pensi giovanni ... se non ci pensi sarei felice che ci pensassi ... così... con leggerezza....
p.s. non sarà per sto cacchio di you tube? elimino?

ablar ha detto...

qui bisogna organizzarsi ... qui mi sa che ... niente più you tube ... qui gatta ci cova (non so che significa)... qui bisogna che ...
samureggiare! bisogna samureggiare!

ablar ha detto...

comunque alla musica non si può rinunciare ... non vorrei dire ... ma non rinunciate !!!!
mi sto commentando da sola? fantastico!

ggrillo ha detto...

alba, non mi sembra una buona soluzione togliere i filmati di youtube e la musica. però puoi visualizzare nella pagina principale un numero limitato di post (e non TUTTI!): fai gli ultimi quattro. fai: impostazioni, formattazione e infine mostra 4 post. Così tutto si caricherà più velocemente.
bacioni

ablar ha detto...

ti voglio bene grazie!

ggrillo ha detto...

prego prego.
dimenticavo il passaggio più importante: salva impostazioni :)

ablar ha detto...

cacchio si ... bisogna salvarle :)