Stimatissimo,
è da appena 5 ore che ho terminato una manovra con mare mosso al giardinetto e puoi immaginare come ora la mia stabilità possa essere ridotta. I problemi che abbiamo avuto col mare al traverso e con il mare a poppa si sommano adesso nei miei pensieri con un rollio eccessivo che penso possa portarmi ad uno spostamento del carico tale da portare il mio stato emotivo al capovolgimento. Ti scrivo quindi per ridurre la velocità, nel tentativo di cambiare rotta e seguire le onde.
Davanti al mio orizzonte solo stratocumuli in distesa continua, oscuri, che si srotolano in una forma imprecisata attraverso la quale talvolta è possibile scorgere l’azzurro del cielo. Mi sembra di non avvistare nulla nonostante l’anno che stiamo percorrendo sia un anno di tanti anniversari che potrebbero, alle strette, darmi una ipotetica rotta. Nel 1948 nacque la Costituzione Italiana, la Carta dei Diritti Umani e Gandhi venne ucciso con tre colpi di pistola. Nacque anche lo stato di Israele. Son passati 50 anni da quando Modugno cantò a braccia spalancate “nel blu dipinto di blu”e lo stesso tempo della messa in opera del ponte girevole sul mar piccolo di Taranto. 150 anni dalla nascita di Puccini e 140 dalla morte di Rossini. Un secolo dalla nascita di Simone de Beauvoir e Cesare Pavese. Ottanta anni dalla nascita di Che Guevara e 30 anni dal rapimento e la morte di Aldo Moro. Trent’anni dalla Legge Basaglia, e 40 dal così detto maggio parigino, dalla morte di Bob Kennedy e Martin Luther King. E son passati 150 anni appena dall’apparizione della Madonna a Lourdes e 210 dalla morte di Giacomo Casanova. Tante rievocazioni su cui il domandarsi che senso hanno nella nostra vita non è più tanto lecito. Come cartoline ingiallite dal tempo trascorso in un cassetto, gli avvenimenti del passato sono per il presente e per il futuro un prodotto in offerta tre al prezzo di due. Mi ritrovo ad assuccare senza trovare poi un qualsiasi matafione. Il susseguirsi di ciò che succede nel quotidiano, tralascia la commettitura necessaria per dare un logico senso di continuità. Sarà per questo che nel mio smarrimento penso alle donne. Alla donna, la mia, che mi giocai un giorno al tavolo verde del casinò Paradisopertutti, con un gesto liberatorio e superficiale insieme. Perse loro per sempre, persa la continuità tra noi e il futuro. Generazioni al macero. Come ebbe a dire il mio amico poeta Seppiolino “ce lo meritiamo Licio Gelli, ce lo meritiamo Piero Pelù”!
Immagino sia la stanchezza che mi fa sfioccare nella malinconia e mi blocca come corda incattivata. In attesa che la pressione si alzi e che le oscillazioni siano periodiche e regolari, mi auguro di ricevere nuove tue.
Colgo l’occasione per rivolgerti un carissimo e affettuoso saluto.
Capitan Sciroppo Rethorìck
è da appena 5 ore che ho terminato una manovra con mare mosso al giardinetto e puoi immaginare come ora la mia stabilità possa essere ridotta. I problemi che abbiamo avuto col mare al traverso e con il mare a poppa si sommano adesso nei miei pensieri con un rollio eccessivo che penso possa portarmi ad uno spostamento del carico tale da portare il mio stato emotivo al capovolgimento. Ti scrivo quindi per ridurre la velocità, nel tentativo di cambiare rotta e seguire le onde.
Davanti al mio orizzonte solo stratocumuli in distesa continua, oscuri, che si srotolano in una forma imprecisata attraverso la quale talvolta è possibile scorgere l’azzurro del cielo. Mi sembra di non avvistare nulla nonostante l’anno che stiamo percorrendo sia un anno di tanti anniversari che potrebbero, alle strette, darmi una ipotetica rotta. Nel 1948 nacque la Costituzione Italiana, la Carta dei Diritti Umani e Gandhi venne ucciso con tre colpi di pistola. Nacque anche lo stato di Israele. Son passati 50 anni da quando Modugno cantò a braccia spalancate “nel blu dipinto di blu”e lo stesso tempo della messa in opera del ponte girevole sul mar piccolo di Taranto. 150 anni dalla nascita di Puccini e 140 dalla morte di Rossini. Un secolo dalla nascita di Simone de Beauvoir e Cesare Pavese. Ottanta anni dalla nascita di Che Guevara e 30 anni dal rapimento e la morte di Aldo Moro. Trent’anni dalla Legge Basaglia, e 40 dal così detto maggio parigino, dalla morte di Bob Kennedy e Martin Luther King. E son passati 150 anni appena dall’apparizione della Madonna a Lourdes e 210 dalla morte di Giacomo Casanova. Tante rievocazioni su cui il domandarsi che senso hanno nella nostra vita non è più tanto lecito. Come cartoline ingiallite dal tempo trascorso in un cassetto, gli avvenimenti del passato sono per il presente e per il futuro un prodotto in offerta tre al prezzo di due. Mi ritrovo ad assuccare senza trovare poi un qualsiasi matafione. Il susseguirsi di ciò che succede nel quotidiano, tralascia la commettitura necessaria per dare un logico senso di continuità. Sarà per questo che nel mio smarrimento penso alle donne. Alla donna, la mia, che mi giocai un giorno al tavolo verde del casinò Paradisopertutti, con un gesto liberatorio e superficiale insieme. Perse loro per sempre, persa la continuità tra noi e il futuro. Generazioni al macero. Come ebbe a dire il mio amico poeta Seppiolino “ce lo meritiamo Licio Gelli, ce lo meritiamo Piero Pelù”!
Immagino sia la stanchezza che mi fa sfioccare nella malinconia e mi blocca come corda incattivata. In attesa che la pressione si alzi e che le oscillazioni siano periodiche e regolari, mi auguro di ricevere nuove tue.
Colgo l’occasione per rivolgerti un carissimo e affettuoso saluto.
Capitan Sciroppo Rethorìck
33 commenti:
Dì la verità: Questa è una virata!
una piccola evirata!
Immaginavo buone nuove
ripasso con calma
intanto da una parte saluto
e dall'altra pure
da tutte le parti anche io!
:)))
Virata seppia!
come le cartoline canute!
tutte codeste ricorrenze
mi danno il giramento di testaaaaaaaaa... però è quella di Moro che fa scorrere il brivido
giù per la schiena... 30 anni...
A trent'anni la vita è come un gran vento che si va calmando...
Noto parole nuove e strane che non ho mai visto e non saprei come pronunciare se con la lingua o con la bocca; sulla bocca il bacio scocca lungo il longarone detto altrsì losanga!! il tuo bacio è come un longarone interminabile
un sasso in un bicchiere...
il tuo bacio è come un rock!
longarone è un fiume?
o un pezzo del letto?
sarebbe ora che tutta questa gente si rifacesse viva. :)
niente fiume
pezzo del letto fuochino
è pezzo d'automobile...
quelle losanghe laterali
che tengono assieme la scocca
e le lamiere...
x GIANS:
si rifacesse viva in un paese di morti viventi!
brrrrr!
x DA:
linguaggio d'autofficina
e linguaggio marinaresco
la scocca è un termine in comune, se non ricordo male!
Un altro magnifico capitano. E il gusto che offri di sbirciare nella posta altrui è impagabile.
Se mi dai il link del poeta Seppiolino lo metto anche da me.
:o)
ah sono contenta che ti piacciano i miei capitani!
mucho mucho mucho!
Un occhio alla scia di schiuma, un occhio alla prua e due occhi a scorgere l'insieme. buon vento capitan Sciroppo/cco.
ecco così forse è giusto!
anche col mare a giardinetto (??!)
;)
bene, ablar, per la prossima settimana ci spieghi l'origine dell'espressione "andatura/vele al giardinetto"...
gasp!
cacchio mi persi il tuo sabato postante o il tuo post sabatesco. Secondo me è il caldo, la stachezza consegue.....
e comunque
Licio Gelli e Piero pelù
non lo meritiamo ne io ne tu!
uh!
cacchio!
se si rifanno vivi loro sparirei io. :)
Magari
loro i morti viventi?
vabè ... diciamo che bisogna godersi la vita perchè è bella e vale la pena di essere vissuta per quello che ci offre, così da poter alimentare uno sguardo positivo verso il futuro.:)
x anonimo: evitare di lasciare commenti anonimi. GRAZIE!
Nel giardin di Frate Andrea, Fra' Simon foglion cogliea. Nel giardin di Fra' Simon, Frate Andrea cogliea foglion.
ho detto GRAZIE!!!
Quando vedo passare una bonaccia aspetto nuove nuove da un qualche capitan:)))
andatura al giardinetto, c'è nulla di più aggrazziato di ciò, fore mi farò
una giardiniera! ti abbraccio con
gassa
godiamocela allora, in qualsiasi giardinetto capiti. :)
egine: un'insalata di riso?
gians: :)
Senza contare che nel '48 è anche nato mio padre. Pelù invece no, dal che si deduce che non sono figlio di Pelù.
mia madre nel 38
ma non credo abbia avuto figli da pelù
geneticamente salvi!
giar-di-net-to...
giar-di-net-to...
giar-di-net-to...
giar-di-net-to...
(un salut)
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