
lunedì, aprile 28, 2008
venerdì, aprile 25, 2008
venerdì, aprile 18, 2008
devoti
Cara Scarmigliata,
Ti parlo come se ci conoscessimo da sempre. Perché ci conosciamo da sempre. ?! GASP! Le strade di questa Città sono le mie strade, COMPRATE TUTTE? una per una, io appartengo all’anima di CHI…? questa Città. AH ... Ho diviso con te le stagioni difficili e le speranze. MI AUSPICO IN PARTI UGUALI I disagi e le gioie di un luogo senza uguali al mondo. FACCIAMO COSì: I DISAGI A TE E LE GIOIE A ME.
(…) Suonerebbe come una presa in giro se volessi proporti, nelle poche righe di questa lettera, soluzioni a questioni complesse. HAI FATTO BENE AD ANTICIPARLO, Sì SUONEREBBE COME DICI TU . Uso invece questo antico strumento perché è l’unico che mi consente di essere solo con te che mi leggi, MI FAI UN PO’ PAURA per dirti l’unica cosa che voglio veramente che tu sappia, cioè che prendo con te un impegno, un impegno personale. MI BATTE IL CUORE, HO PAURA! CREDO DI ESSERE UN PO’ FOBICA …
(…) L’impegno che prendo è quello di fare quanto umanamente è possibile per far emergere ciò che di meglio la Città sa dare; l’impegno di offrire, con l’esempio, OGGI HO SENTITO RACCONTARE CHE TU DA GIOVANE ANDAVI IN GIRO CON LE TANICHE DI BENZINA A DARE FUOCO ALLE SEZIONI DEL PCI (SARANNO LEGGENDE METROPOLITANE) un motivo anche per te per partecipare fin da ora alla soluzione dei problemi. (…) Mi troverai ogni giorno al mio posto, come in un cantiere, a lavorare per il futuro nostro e dei nostri figli, pronto ad ascoltarti e condividere ancora con te il tempo e le speranze. TI VENGO A TROVARE NEL CANTIERE ALLORA … TI PORTO LA PIZZA CON LA MORTAZZA.
Scarmigliata era nuovamente chiamata, nonostante l’orrore provato nei giorni precedenti, ad entrare nel suo seggio per lo sballotaggiamento di cape e cape.
Aveva ricevuto tantissime lettere solo di una parte, pochissime dall’altra, e avevano tutte un tono molto confidenziale, … come se la vedessero, come se l’avessero individuata, come se scrivevano proprio a lei perché sapevano chissà che … questa sensazione un po’ la turbava.
Precedentemente un’altra lettera diceva:
Cara concittadina, correremo da soli e da uomini liberi. A NOI la scelta.
E finiva:
Colgo l’occasione per abbracciarti affettuosamente e augurarti di cuore Buona Destra.
A Scarmigliata la destra funzionava benissimo. Era la sinistra, che dopo la caduta nella buca e la lussazione, non era più tornata come prima. Tanto che un avvocato di destra aveva insistito con lei per giorni, di fare causa al Comune, per far pagare i danni di tutto a Uòlter.
Scarmigliata adesso pensava che avrebbe goduto un po’ di più a farsi pagare i danni da Rutelli.
lunedì, aprile 14, 2008
fine della giornata

"I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei programmi della società, della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune".
(Enrico Berlinguer)
"La verità è che parliamo di rinnovamento e non rinnoviamo niente. La verità è che ci illudiamo di essere originali e creativi e non lo siamo.La verità è che pensiamo di far evolvere la situazione con nuove alleanze, ma siamo sempre là con il nostro vecchio modo di essere e di fare, nell'illusione che , cambiati gli altri, l'insieme cambi e cambi anche il paese, come esso certamente chiede di cambiare."(..)
(Aldo Moro da una lettera a Benigno Zaccagnini, non recapitata)
"Noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione: e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi dello Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo…"
(Enrico Berlinguer)
(...)"Bacia e carezza per me tutti, volto per volto, occhi per occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani.(...) Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali, come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo. (...)
(Aldo Moro - da una lettera a Eleonora Moro recapitata il 5 maggio)