martedì, luglio 10, 2007

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Il Carosello nacque nel 1957 e fu chiuso nel 1977. Raccontava di un mondo che non esisteva. Enzo Biagi definisce il protagonista tipo:"Un italiano fantastico e straordinario: alcolizzato, sempre alla ricerca di aperitivi; puzzone, perennemente bisognoso di deodoranti e detersivi; divoratore di formaggini e scatolette e chissà con quali dolori se alla sera non ci fossero stati certi confetti ..."

6 commenti:

Anonimo ha detto...

... come un tuffo in piscina, grazie!!!
anche virna lisi non male... anzi, ottimo, con il parlato sfasato rispetto alle immagini... grane, grande!
p.s. la carne montana era uno dei miei preferiti, guaRDA UN PO' TE...

ablar ha detto...

ma guarda un po' ...
(vero? ... allora ripeto: ma guarda un po' te!)

ggrillo ha detto...

A me piaceva il merendero: http://www.youtube.com/watch?v=jfGFs03CI1g&NR=1

ablar ha detto...

vero "miguel son sempre mì"... anche tacabanda e dù dù dufour!
poi anche fernet branca con la cera pongo ...

Anonimo ha detto...

bello grazie e per la carne amata da leone dariovskji bronstein from portentone aggiungo un' ignobile maceria del mio abisso:

Arnold Schwarzenegger :
"Steve Reeves è stato un grande uomo e ha contribuito molto allo sport del bodybuilding, Steve è stato una grande ispirazione per me". E quasi lo stesso mi ha raccontato l'attore e saggista italiano americano Sylvester Stallone " .. Decisi di essere come lui!". Ecco perchè vi ricordio Steve, figlio di grandi praterie, che ormai più che adulto e ricco in Italia contribuì alla scelta del nome della carne in scatola MONTANA.

Reeves era nato in MT nella piccola città di Glasgow, lungo la 2 e un pezzetto della sedici Glasgow è proprio a metà tra Havre e Sidney o quasi a metà tra le più vicine Malta e Wolf Point e abbastanza vicino all' enorme lago Fort Peck da andarci a pescare all'alba gli enormi lucci che vi abbondano e tornare a casa, senza pesci, per colazione. Da ragazzo aveva custodito pecore come il pittore Charles Russel e forse quella del pastorello è conditio di grandezza futura ... Tagliando sugli anni di noia passati in palestra e a guardarsi le tette allo specchio arriviamo al fatto che diventò Mister Mondo e poi Mister Universo. Fu notato da Pietro Francisci che lo volle per Le fatiche di Ercole nel 1958. In seguito fu protagonista di tanti film. Secondo sospettabilissimi maître-à-penser della vecchia sinistra togliattiana indimenticabili furono: Il ladro di Baghdad, Gli ultimi giorni di Pompei e Il figlio di Spartacus, se li avesse visti il giovane Woody Allen si sarebbe risparmiato tante citazioni di Fellini perdendo per strada qualche anemico o nervosa intellettuale, ma aggredendo un buon pubblico di gay - forse solo i superficialoni - e di maggiorate bionde in calore.

ablar ha detto...

questo devo rileggerlo più volte intervallando con ... qualche drink!