"Lei sorrise con indulgenza e vero humor. Era il tipo di espressione che contribuiva a rendermela cara. ci eravano a tal punto ingarbugliati nelle circonvoluzioni del nostro dramma privato da dimenticare di stimarci l'un l'altro come persone. La sensazione fu effimera ma comunque utile per comprendere fino a che livello l'umanità aveva perduto la sua capacità di esistere, semplicemente. La terra compie una rivoluzione completa attorno al sole e per noi l'importante è designare questo movimento ciclico e chiamarlo anno; e ci lasciamo sfuggire il fatto straordinario dell'impresa. In quell'anno facciamo guerre, conteggiamo profitti e perdite, perstitiamo nelle nostre iniziative pacchiane e perdiamo totalmente di vista l'estensione maestosa dell'essere. "Perchè non poteva restarsene indipendente?" mi chiesi osservando il movimento delle sue labbra mentre parlava. E' caduta nel ruolo della moglie e io ho accettato per ignoranza e inettitudine. Nelle braccia di una donna bisognosa non potevo rimanere scapolo. E soltanto in quei momenti, quando in qualche maniera riuscivo ancora a disfarmi di lei e della nostra messinscena, potevo ricominciare ad apprezzarla, a godere della sua presenza, a considerarla in quanto entità in sè."
sempre genitori ... post antico: ottobre 2006
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9 commenti:
notavo notevole
è notorio!
Ciao Albè, passo per il mio solito saluto... sai mercoledì e giovedì qui ci sono le votazioni... giovedì spero di poterti annunciare una bella vittoria...
ok ... tifo
...la vera dimensione dell'essere prescinde dall'apparenza delle nostre vite...
http://riberaonline.blogspot.com
alè free!
vengo a farti visita!
...ci incrociamo spesso...
è la storia di un padre che scrive a proposito di sua moglie?
forse mi sbaglio...
sine sine
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