domenica, dicembre 23, 2007

feste buone


Una nave dentro una bottiglia non potrà affondare mai, né ricoprirsi di polvere. E’ bella da guardare mentre naviga nel vento... (foto e frase dal film Meduse Etgar Keret e Shira Geffen)
Auguri di
feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone feste buone

giovedì, dicembre 20, 2007

catena veloce veloce


dunque essendo che ho stata incatenata, essendo che il logorio della vita moderna si scatena a natale essendo povera e raminga minga, partecipo alla catena catenizzante di lista bloggers(mi irrita sto termine, ma me ne faccio una ragione) che seguo pedissequamente (avverbio come pochi)

Darioskji
GiovanniGrillo
Imprecario
Luiguida
Femminismo a Sud ex equo con Zuppa (anche se scrive raramentissimamente)

in realtà ne seguo molti altri come immagino si sappia, tanto è vero che lascio la catena catenizzante a Walka che seguo anche pedissequmamen pedissi pediss pè!

giovedì, dicembre 13, 2007

metropolitana

http://www.nodalmolin.com/index.php 15 dicembre 2007

Mentre si è in viaggio per raggiungere l'ufficio, di fronte a simili affermazioni:
"buongiorno a tutti signori e signore sono una ragazza povera aiutatemi vi prego per comprare i pannolini e il latte per i miei figli cheddiovibenedica tanta fortuna alla vostra famiglia e ai vostri figli tanti auguri di buon natale aiutatemi"

A) toccate ferro?
B) recitate in mente un "rallegrati Maria"?
C) vi grattate o fate le corna?
D) cercate gli spiccioli?
E) recitate un mantra buddista sottovoce?
F) pensate alle bollette da pagare?
G) scoppiate a piangere a dirotto?
H) altro

sabato, dicembre 08, 2007

trasloco -ultima puntata


In scena non più scatoloni d’imballaggio, niente televisione, niente radio. Al centro scena solo un materasso a terra. L’uomo e la donna sono sdraiati su, uno accanto all’altro disposti come salami sotto le coperte, distanziati. Lui ha gli occhi chiusi. Lei guarda verso il soffitto.

D: che pensi?
U: …
D: … che stai pensando?
U: … chiedi a me?
D: …
U: …
D: e tu che stai pensando?
U: tu chi?
D: lo chiedevo a me ad alta voce
U: ah
D: penso … finalmente ho fatto all’amore con lui
U: lui chi?
D: come lui chi?con te!
U: ah
D: tu cosa pensi?
U: …
D: ma mi vuoi rispondere?
U: a me?
D: e a chi?
U: pensavo stessi domandantelo ad alta voce!
D: …
U: anche io penso … ho fatto l’amore finalmente
D: con chi non lo dici?
U: con lui …
D: eh?
U: ma insomma… un attimo di silenzio!
D: …
U: hanno portato via tutto … dobbiamo prepararci.
D: ... non proprio tutto …
U: beh … noi ce ne andiamo con le nostre gambine!
D: intendevo dire che ho nascosto una cosa …
U: cioè? … cosa?
D: avevo timore …
U: che stai dicendo?
D: della censura …
U: ma che …
D; ho nascosto un libro… il cosiddetto libro del cuscino …
U: ... eh?
D (trae da sotto il cuscino un libro e inizia a leggerlo a caso) … per soddisfare pienamente la sua compagna, come per nutrire invece di esaurire la sua essenza ed energia, un uomo deve imparare a prolungare l’atto tanto a lungo e a riprenderlo tanto spesso quanto è necessario affinché la sua compagna sperimenti una completa soddisfazione. La Fanciulla Semplice chiama questo metodo “contatto senza dispersione” …
U: (le toglie il libro dalle mani e inizia a leggere a caso) … i preliminari dovrebbero cominciare dalle estremità del corpo… massaggiando mani e piedi caviglie poi continuare con braccia spalle fino al petto , gambe cosce fino all’addome e al petto … massaggiare questi punti genera una grande quantità di energia … se vabbè…
D: (gli strappa il libro dalle mani) senti senti … questo è il dialogo dell’Imperatore giallo con la Fanciulla semplice … l’imperatore chiede: “come posso conoscere quando una donna sente le gioie del sesso? Risposta: “dai cinque segni, i cinque desideri e le dieci indicazioni, osservando questi cambiamenti conoscerete esattamente quello che la donna sente e quello che deve fare l’uomo. Il Primo segno è quando il volto di lei diventa rosso e significa che l’uomo deve passare delicatamente il suo organo sopra e attorno il Monte di Venere di lei. Il secondo segno è quando i suoi capezzoli induriscono e gocce di sudore appaiono intorno al naso. Questo significa che lei è pronta perché l’uomo inserisca lentamente lo Stelo di Giada nella Porta di Giada. Il terzo segno …
U: (riprende il libro dalle mani di lei e continua a leggere in silenzio) …
D: ... ... hai visto che nomi poetici … la Porta di Giada … poi dopo parla del Picco del Loto Rosso, il picco più alto … poi il picco centrale detto dei Gemelli, il più basso è la Porta Oscura o Fiore di Luna …
U: hai studiato vedo?
D: è un testo così poetico! … sarebbe bello no?
U: cosa?
D: no niente …
U: (ritorna a leggere in silenzio) …
D: comunque questo libro lo porto con me …
U: no …
D: come no? È mio!
U: è mio è mio … quanto sei … antipatica, una bambina sembri … “emmmìo!”
D: me lo porto e basta!
U: …
D: …
U: (continuando a leggere) … dove andrai?
D: non so … prenderò una strada a due corsie e andrò …
U: beh … se sono due le corsie potremmo incontrarci …
D: può essere una probabilità…
U: o un imprevisto …

Si sorridono. In scena cala il buio.

mercoledì, dicembre 05, 2007

manca il caffè

Scarmigliata non ricordava più chi era stata. Chi era e cosa sarebbe stata in futuro non sapeva. Camminava sempre per andare nei posti. Un posto qui un posto lì. Luoghi su luoghi. Gente. E non riusciva a pensare niente di preciso. Pensava che tutto ciò che la circondava non le apparteneva. Narcisismo? Pensava. Alienazione? Come ebbe a scrivere qualcuno: cosa mi accomuna a tutto quello che mi circonda? Gente gente gente … per cui per quindi cioè dunque allora ebbene infatti già … che stia per morire? Pensava: gli animali si appartano quando è il momento e quelli sani si tengono alla larga … ma che pensieri!
Il Budda storico dopo tante ricerche e traversie arrivò alla conclusione che ciò che negli esseri umani era realtà condivisa era il dolore. Lo suddivise in quattro dolori principali e quattro secondari. Tutti nasciamo, tutti almeno una volta nella vita ci ammaliamo, tutti invecchiamo e tutti moriamo. E quindi? Scarmigliata cercava di ricordare i secondari … vivere con chi si odia, separarsi da chi si ama, non realizzare i propri desideri e il disordine dei cinque elementi … dunque i cinque elementi erano … erano …roba mentale, tipo la volizione … poi …
Scarmigliata si ritrovò davanti al banco salumeria della signora Elsa che la tolse dall’incantesimo e le offrì un pezzo di cioccolato con le nocciole intere. Scarmigliata non ricordava perché si trovava lì, e cominciò a ispirarsi con la collaborazione della signora Elsa sul da farsi, su cosa serviva … latte pane prosciutto cioccolato con le nocciole intere. Mentre la serviva, la signora Elsa le disse che in quella giornata le erano capitate tante cose. Che cosa? La gente è diventata cattiva, disse, mentre affettava il prosciutto. E sì già cioè dunque allora per cui … perché? Chiese … perché si sente trascurata, rispose Scarmigliata d’istinto. Si sorrisero e conclusero salutandosi che ci voleva molta pazienza. Una volta in cucina Scarmigliata si ricordò perché era andata dalla signora Elsa … mancava il caffè, ecco … e ancora per l’indomani mattina sarebbe mancato. Accidenti!

martedì, dicembre 04, 2007

americano e asiatico

e la differenza!